Riproponiamo un bell’articolo apparso oggi sul blog di La Sportiva, un intervista a Sandra Mastropietro, mental coach e ultra runner, attualmente in fase di preparazion e per la prossima LUT 2019 del 28 giugno 2019.
… e non dimenticatevi di dare uno sguardo al video. Buona lettura!
Ad un mese dalla partenza della Lavaredo Ultra Trail, incontriamo la mental coach e ambassador La Sportiva Sandra Mastropietro, per parlare dell’importanza della mente quando si prepara e si corre un’ultra maratona.
Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione.
Henry Ford
Da queste parole che voglio iniziare. La sua citazione sottolinea quanto l’atteggiamento determina il successo o il fallimento, perché nella vita così come nello sport è la tua mente a decidere quale esito avrà la tua storia.
Questo potrebbe suonare un pochino strano se si pensa che, almeno secondo molti libri e teorie, la chiave del successo dovrebbe stare nell’allenamento in alta quota e nelle innumerevoli ripetute. Cose naturalmente giuste ma che, ad essere sinceri, non sono tutto: chi libera infatti tutta la forza muscolare e contribuisce ad accrescere la resistenza?
La mente. Fondamentalmente la mente è il CEO del nostro corpo. Il motore che calibra tutta la forza muscolare e la potenza residua, che regola l’alimentazione e la circolazione. Se si guarda alla mente in questo modo risulta più facile pensare che, oltre ad un corpo sano e ben allenato, la vera e propria chiave del successo sia proprio lei.
Non appena incontriamo un “dovere” o una difficoltà, la mente si sente sotto pressione. Una tensione mentale che si traduce immediatamente in tensione muscolare (neuromuscolare) e nel blocco della nostra catena di approvvigionamento – cosa altamente sconsigliabile mentre si corre.
Quindi, cosa possiamo fare e come riusciamo ad affrontare tutte le sfide in modo positivo?
1) Anche se può sembrare un cliché, la prima cosa da fare è accettare la nostra condizione di essere imperfetti. Nessuno è perfetto, ne dovrebbe esserlo. Accettare le proprie debolezze è una cosa davvero, davvero buona. Questo ti rende umano, e ti apre un milione di possibilità di miglioramento.
2) Trova la pace interiore accettando il fatto che la tua vita non dipenderà da quella gara. (a meno che tu non sia un atleta olimpico, ma in quel caso è probabile pensare che avrai già un mental coach con cui lavorare) Ci sono molte gare, e di solito si ripetono ogni anno, quindi presentati ad ogni gara con l’intenzione di divertirti il più possibile e vedere come andrà. Le tue aspettative saranno probabilmente superate, in quanto solitamente si ha la tendenza a sottovalutarsi, ma se anche per una volta non riusciamo nell’intento di superarci, è giusto pensare alla gara come un insegnante, dal quale apprezzare le cose che avete imparato!
3) Stay focused! Questo potrebbe sembrare un po’ contraddittorio rispetto il punto precedente, ma non lo è. Essere concentrati e divertirsi non si escludono a vicenda. Naturalmente essere nervosi prima della gara è una buona cosa, non esserlo sarebbe preoccupante. Quella è l’adrenalina che fa il suo lavoro.
Ancora: fa attenzione al tuo respiro, dovrebbe essere attento, costante e tranquillo. Poco prima della partenza, chiudi gli occhi e focalizza tutto l’allenamento che hai fatto. Ripeti a te stesso che sei ben preparato e se ci sono dubbi, ricordati quella cosa della pace interiore: comunque andrà farai del tuo meglio, imparerai e crescerai!
4) Se la gara è dura e sembra far di tutto per punirti, non perdere mai la motivazione. Ricordati che lo fai perché lo ami, e questo è l’unico motivo per cui stai facendo quella gara. Perché ti piace correre, allenarti e stare fuori – in montagna! E oltre a tutto questo: ricordati sempre che dopo il dolore, arriva la gloria. E non ci sarà niente di più bello e forte.
5) Punto ultimo ma assolutamente non per importanza: tieni sempre a mente che sei più forte di quanto pensi. Liberati di tutti questi dubbi e pressioni. Tutto è possibile perché vuoi, non perché devi farlo! Sei fantastico, esattamente per come sei.
Sandra Mastropietro, 31 anni, è una Mental Coach e appassionata Ultra Runner di Monaco, Germania. Attualmente si sta allenando per il Lavaredo Ultra Trail.
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