Le bottiglie di plastica hanno totalmente cambiato il nostro modo di bere. Durante gli ultimi decenni, miliardi e miliardi di bottiglie sono state vendute spingendo il consumatore a credere che l’acqua imbottigliata fosse più salutare dell’acqua di rubinetto. Le persone hanno così accettato l’idea che ovunque andassero, avessero bisogno di bottiglie d’acqua a portata di mano.
Sappiamo molto bene quanto oggi sia fondamentale rieducare le persone ad un utilizzo consapevole della plastica, cercando di prediligere prodotti che siano costituiti da materiali che abbiano un impatto molto inferiore sull’inquinamento del pianeta e che possano essere riutilizzati, uscendo così dalla logica senza senso dell’usa e getta.
L’utilizzo delle bottiglie di plastica è così comune e radicata nella nostra cultura, che spesso non desideriamo neanche trovare strategie alternative per abbeverarci. La conseguenza di questo eccesso di bottiglie scartate è evidente: i corsi d’acqua, gli oceani e l’entroterra sono saturi di questo materiale tossico e non biodegradabile. La plastica è un materiale praticamente indistruttibile e la natura impiega quasi mille anni per disintegrarla.
Le bottiglie e i tappi di plastica sono rispettivamente il terzo e il quarto oggetto più raccolto nel corso delle campagne annuali di pulizia delle spiagge organizzate da Ocean Conservancy in oltre cento Paesi. Gli attivisti stanno puntando tutto perché le bottiglie diventino il prossimo oggetto vietato dopo le shopper monouso.
National Geographic, “Bottiglie di plastica: da oggetti miracolosi a rifiuti inquinanti”, 31 gennaio 2020.
Il problema delle bottiglie di plastica non è legato solo al prodotto finale, ma anche la fase di produzione, trasporto e smaltimento sono estremamente inquinanti. Inoltre le microplastiche intossicano il nostro organismo con conseguenze che solo oggi sappiamo quanto siano deleterie.
Siamo un po’ più sensibili sul problema dei rifiuti rispetto al passato, ma siamo agli antipodi di un cambiamento collettivo rispetto all’utilizzo della plastica. Tuttavia, ci sono alcune soluzioni per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica e per trovare nuovi modi per riutilizzare quelle oramai già create:
- Possiamo utilizzare bottiglie di vetro e rifornirci presso i distributori d’acqua che sempre più comuni installano. Per alcuni potrà risultare impegnativo e dispendioso a livello di tempo, ma sicuramente la salute del nostro pianeta è molto più importante di qualche minuto della nostra settimana investito in questa azione ecosostenibile.
- Possiamo installare un sistema di filtraggio per il rubinetto, depurando così l’acqua direttamente a casa.
- Possiamo acquistare borracce che potranno accompagnarci a scuola, in ufficio, durante l’attività fisica o le nostre avventure.
- Possiamo acquistare prodotti che sappiamo essere stati creati da plastica riciclata, così da non incentivarne la produzione di altra.
Ciò che serve, come spesso accade, è il desiderio autentico di avere un impatto positivo verso gli altri e la Terra. E tu cosa scegli di fare rispetto all’utilizzo di bottiglie di plastica?