Oggi facciamo due chiacchiere con il nostro amico Alessandro, fresco partecipante della Transvulcania 2016, gara di ultratrail appena conclusa sui territori incontaminati dell’isola di Las Palmas (Canarie).
Una fatica di oltre 74 km con un dislivello positivo di 4350 metri che parte dal punto più basso dell’isola e arriva, dopo un’ascesa verso il cielo in pochissimi km., a Los Llanos de Aridane, ai piedi del vulcano Taburiente, che attende gli atleti con il suo bellissimo parco nazionale.
Ciao Ale, e prima di tutto complimenti per questa impresa.
Fantastico, grazie ragazzi. La più bella impresa della mia carriera di sportivo. Una fatica incredibile, è stata la mia prima ultra, ma a quanto pare ho scelto veramente il top.
Poche parole, e ci basta il tuo sguardo per capire la soddisfazione.
Assolutamente, ho ancora l’adrenalina in circolo, ci tornerei domani stesso!
Quanto è stata dura?
E’ stata epica, durissima. Forse mi mancava un pizzico di allenamento, ma il tempo è l’ultimo dei miei pensieri. Ho mantenuto la concentrazione fino in fondo, la mente non mi ha abbandonato e, seppur a pezzi, sono arrivato alla fine.
Dando un occhio alla tua tabella di marcia vediamo un rallentamento verso la fine, proprio quando c’era da spingere sul discesone.
Mai visto una discesa del genere. Pietre nere vulcaniche appuntite come aghi spingevano sotto le scarpe, avevo le caviglie che chiedevano pietà. Ho anche affrontato un tratto di gara, subito dopo i 42 km., con serissimi rischi di crampi. Ma sono riuscito a gestire la fatica, a rilassare la muscolatura, e restando concentrato ho limitato i danni e non mi sono arreso. Diciamo che è una sfida che richiederebbe una preparazione specifica su terreni di questo tipo, o magari allenamenti ad hoc off road particolarmente “hard”, ma questo solo per un puro aspetto tecnico.
Nel senso che c’è dell’altro?
Assolutamente, dopo la soglia della fatica subentra la forza della mente, e quella ti fa superare qualsiasi cosa. E questa cosa la sapevo per sentito dire, ma da sabato la so perché l’ho provata su di me.
Sei riuscito almeno a godertela con qualche giorno di ferie?
Certamente, è stato un bellissimo periodo di ferie questo. Alternativo, ma sicuramente di ferie! (…e ride). L’isola è molto bella, racchiude molti scorci naturali che non avevo mai visto, i colori tipici di un ambiente vulcanico che quando li devi affrontare ti mettono anche in soggezione, ma poi ti comunicano protezione, e se entri in sintonia con i ritmi caratteristici di quest’isola ne diventi parte, e affronti il tutto con il sorriso. Gara a parte, ho fatto anche qualche break in spiaggia, si sta veramente bene da quelle parti, un clima da invidia.
Il punto più particolare?
Guarda, esiste un punto sull’isola dove sono installati anche degli osservatori. E’ un punto strategico che sfrutta la particolarità climatica dell’isola: un punto situato a circa 2400 metri di altitudine, sede appunto di alcuni dei più importanti telescopi del mondo. Sai perché? Grazie al clima particolare, le nubi si formano sempre tra i 1000 e i 2000 metri di quota, e questo significa che sei sempre oltre le nubi. Sai cosa vuol dire arrivarci mentre stai facendo la Transvulcania e mentre stai cercando di capire quale sostanza strana hai assunto il giorno che hai deciso di iscriverti, mentre ti stai spezzando in due dalla fatica? Ti ritrovi in mezzo alle nubi, una nebbia terribile che ti entra nei polmoni e ti appesantisce… poi pian piano le superi, guardi il cielo, e vedi l’infinito di un azzurro cristallino e il sole che ti riscalda il corpo e ti accompagna durante la tua personale salita verso il paradiso… senza parole! Uno spettacolo indescrivibile!
Beh abbiamo la pelle d’oca anche noi! Possiamo immaginarlo e sicuramente lascia senza fiato. Come ti sono sembrate le Canarie insomma?
Una partecipazione incredibile da parte di tutta Las Palmas! Interi paesi scendono in strada ad incitarti, fanno festa e musica per quattro giorni di fila, divertimento, sport! Pensa che ho trovato aerei con la fusoliera che sponsorizzava l’evento, o addirittura le bottiglie di acqua al ristorante create ad hoc per la Transvulcania. Una festa che coinvolge tutti gli abitanti dell’isola. Ti ritrovi durante le salite in mezzo a strade gremite di gente che ti spingono solo con il loro tifo e la loro gioia! Credimi, ho pianto dall’emozione, veramente. Per non dire del tratto finale, non avevo più forze, ero stremato, trascinavo i piedi… ma come fai a camminare quando sai di essere a un passo dal traguardo e sei immerso nella gente che ti incita a non mollare? Ho iniziato a corricchiare di nuovo, ho allargato le braccia, e ho battuto il 5 per due chilometri di fila! E poi l’organizzazione, tutto perfetto, tutto senza una sbavatura! Veramente un’esperienza al top.
E quella cosa sul braccio?
Eh, la Transvulcania significa qualcosa di più di una semplice gara. E’ un’impresa che resta scolpita nella pelle di ogni concorrente… questo tatuaggio te lo fanno alla partenza. Serve per farti avere sempre sotto controllo la planimetria del percorso. È una bellissima trovata. Invece il lato poetico è che torni a casa e mostri il braccio con un segno unico di questa gara, e lo fai vedere come un trofeo.
Qualche altra chicca da raccontare?
Si certo, questa non ve la dovete perdere… arrivo al traguardo, sorrisi, abbracci e pacche sulle spalle. Poi che si fa? Ok dai, mi metto d’accordo con mia moglie e decido per una doccia in albergo, così poi torniamo qui a fare ancora un po’ di festa ovviamente. Arrivo in albergo e inizio a togliermi quello che ho usato per la gara… via la maglia, poi via le scarpe…. Faccio per togliere le calze a compressione e TAC! Mi parte un mega crampo che mi lascia senza fiato solo per il piccolo sforzo che ho dovuto fare per sfilarlo! Ma pensa te, salvo per tutta la gara, poi in albergo quando mi devo preparare per andare a divertirmi un po’… dopo 75 km fatti sulla rocce a correre, roba che mi spacco in due mentre sono seduto comodo sulla sedia!
Quindi festa saltata?
Ma sei fuori? Manco morto! Ho preso una bella forbice… eh si! La seconda calza a compressione, sull’altro piede, non l’ho sfilata, l’ho tagliata! E poi ho fatto la doccia e sono andato a divertirmi!
Dai mandaci qualche foto appena ti ripigli!
Certo, ve lo prometto, appena ho del materiale ve lo faccio avere. Adesso sono un testimonial di questa gara, chi si sente pronto ci vada, gli sforzi saranno ripagati!
Ci contiamo, complimenti ancora Ale!
Grazie mille ragazzi. Ciao!