Il consiglio nazionale ordine degli psicologi così definisce la psicologia dello sport:

La psicologia dello sport studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l’esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. La psicologia dello sport, pur essendo in Italia una disciplina relativamente giovane, si è rapidamente differenziata in una serie di campi di indagine e di applicazione. Una distinzione da tenere presente riguarda gli obiettivi a cui si rivolge la ricerca e l’intervento dello psicologo dello sport. Ciò significa, ad esempio, che alcuni psicologi caratterizzano la loro attività per il fatto che lavorano a contatto con atleti o squadre di alto livello, con l’obiettivo di sviluppare e applicare tecniche che permettano di massimizzare le probabilità dell’atleta e/o della squadra di raggiungere il proprio obiettivo agonistico. Le aree principali di ricerca si focalizzano, ad esempio: sulle relazioni tra percezioni, rappresentazioni e condotte motorie; sui fattori intrapersonali, interpersonali, motivazionali e situazionali che influenzano le prestazioni individuali e di gruppo; sulle tecniche più efficaci per la preparazione mentale alla competizione; sulle caratteristiche della prestazione sportiva ottimale; sui processi di miglioramento delle convinzioni di efficacia personale e collettiva; sulla definizione degli obiettivi (goal setting); sulle tecniche di autoregolazione psicofisiologica e cognitiva; sullo studio dei processi attentivi in relazione alle diverse richieste delle differenti discipline sportive; sulla tolleranza al dolore nelle attività competitive; sull’apprendimento e l’applicazione di competenze psicomotorie e psicosociali in differenti tipi di attività fisica e sportiva; sulle dinamiche di gruppo e la leadership negli sport di squadra; sulla relazione tra attività psicofisica e motoria e sviluppo personale e benessere psicologico; sulle differenze individuali nelle attività sportive; sul ruolo e funzioni del coaching sportivo, ecc. Inoltre, specialmente negli ultimi anni, gli psicologi dello sport hanno attinto a numerosi contributi derivanti dalla psicologia delle organizzazioni, inquadrando in un contesto più ampio la prestazione dell’atleta di alto livello.

Sicuramente questa definizione non lascia molti dubbi su che ruolo abbia lo psicologo dello sport, anche definito come psicologo della prestazione.

Buona parte delle squadre di calcio di seria A presentano un professionista nell’ambito del potenziamento degli individui e della massima prestazione. Ma quale società in Italia è da considerarsi il precursore di questo movimento?

Correvano gli anni del Milan di Sacchi e degli olandesi, l’enorme successo della società rossonera fondava le sue radici anche nella cura dell’aspetto psicologico con lo sviluppo del progetto Milan Lab, grazie alla collaborazione con il dott. Bruno de Michelis.

Oggi giorno è normale che i top team del nostro campionato e il CONI presentino strutture similari, ma al tempo fu sicuramente un progetto ambizioso e d’avanguardia che aprì la strada alla psicologia nel mondo dello sport.

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