Montagna & Camping

La versione di Tomek, un libro da non perdere.

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Alle porte del Natale ci si interroga spesso su cosa donare ad amici e parenti.

Qualora vogliate farvi guidare da un nostro consiglio per un appassionato di montagna e sport vero, fate un pensiero serio su questo libro:

La Versione di Tomek di Dominik Szczepanski.

La storia di un uomo, innanzitutto.

La storia dei suoi alti e bassi. Una vicenda che va molto oltre la prestazione e il risultato tecnico o sportivo.

Uno dei libri più intensi, autentici e sorprendenti nell’ambito dell’alpinismo.

Tomek a seconda dei casi e delle convenienze in questi anni è stato raccontato come una specie di leggenda, oppure come un personaggio inaffidabile e inattendibile. Lui era anche molto di più invece. Un essere complesso, difficile da comprendere, un universo a se stante. E queste sono le ragioni per cui tutti noi lo abbiamo amato e perchè occupa un posto nel nostro cuore, un posto speciale adesso che non c’è più.

Emilio Previtali

Il ritratto intimo e doloroso dell’uomo e alpinista polacco Tomasz Mackiewicz. Dalla felice infanzia trascorsa con i nonni a Dziatoszyn, un piccolo comune rurale nel distretto di Pajeczno in Polonia, passando per il trasferimento, insieme ai genitori e alla sorella maggiore Agnieszka, nella città industriale di Czestochowa.

E sarà proprio il trasloco in una città, percepita come estranea e ostile, insieme al difficile rapporto con il padre alcolizzato a scavare le prime profonde ferite nell’animo di un ragazzo, forse anche troppo sensibile.

Sarà per sfuggire alla solitudine e all’alienazione che Tomek inizierà a frequentare i ragazzi dell’Ultimo Centesimo, il quartiere degradato di Czestochowa in cui avrà inizio il suo viaggio nel mondo della droga.

La chiave di volta della rinascita di ‘Czapkins’, il soprannome affibbiato a Tomek dagli amici, sarà l’ingresso in uno dei centri della Comunità Terapeutica Monar. Lì Tomek stringerà amicizia con quello che diventerà poi suo cognato: Witek Kondracki e grazie al suocero Czapa andrà per la prima volta in India.

Ma sarà sulle scogliere irlandesi che Tomek inizierà a praticare l’arrampicata, conoscendo Marek Klonowski, anche lui polacco, che diventerà uno dei suoi più cari amici e il compagno di cordata delle prime imprese alpinistiche.

Nel rapporto profondo, viscerale, con la montagna Tomek cercherà consolazione per la sua anima tormentata.

Le sue spedizioni sul Nanga Parbat, la montagna amata al punto da attribuirle natura divina, saranno minimali in termini di impiego di mezzi e portatori, lontane dagli intenti e dall’approccio delle grandi spedizioni commerciali; portate avanti quasi in silenzio, senza il clamore mediatico che tutto copre.

Il paradosso di una passione vissuta lontano dai riflettori, che diventerà protagonista sui quotidiani di tutto il mondo nelle ore del disperato tentativo di salvataggio di Tomek e della compagna di cordata Élisabeth Revol sulle pendici del Nanga Parbat; una missione di soccorso a opera di Adam Bielecki e Denis Urubko, raccontata in tutta la sua drammaticità dalla voce di Anu Solska-Mackiewicz, l’amatissima seconda moglie di Czapa.

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