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Run to be Visible: come unire sport e scienza ambientale

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Lydia Jennings è membro delle tribù Huicholes (Wixaritari) e Pascua Yaqui (Yoeme) e ha un dottorato in microbiologia del suolo. Il suo lavoro si concentra principalmente sulla scienza ambientale e sul ruolo essenziale delle comunità native in questi luoghi. La sua speranza è creare scenari accademici e ambientali più inclusivi. Anziché festeggiare la sua laurea, annullata a causa della pandemia, Lydia ha festeggiato correndo 80 km in onore degli scienziati nativi americani e dei custodi della conoscenza del passato. È una corsa per onorare il passato e il presente, guardando al futuro.

Patagonia

Chiunque scelga di correre 50 miglia deve essere veramente motivato: è un requisito essenziale se hai deciso di spingere il tuo corpo al limite. Per la microbiologa del suolo Lydia Jennings, PhD, l’ispirazione per completare una corsa in solitaria di 50 miglia è stata nutrita da una spinta profonda.

La dottoressa Jennings, membro delle tribù Huicholes (Wixaritari) e Pascua Yaqui (Yoeme), ha accettato questa sfida di 50 miglia come un modo per festeggiare il conseguimento del suo dottorato di ricerca dopo che la sua cerimonia di laurea è stata annullata a causa di COVID-19. Allo stesso tempo, è stata anche un’opportunità per riconoscere ed onorare coloro i quali sono venuti prima di lei. Ha deciso di dedicare ciascuna delle prime 49 miglia ad uno scienziato indigeno il cui lavoro è stato citato nella sua tesi, mentre l’ultimo miglio agli studiosi indigeni del futuro.

La dottoressa Jennings racconta la sua storia in “Run to Be Visible”, un potente documentario di 18 minuti prodotto da Patagonia e diretto da Devin Whetstone e Jordan Marie Daniel. Guardando il film, non osserviamo solo il viaggio della dottoressa Jennings, ma è anche possibile percepire la sua passione per la microbiologia del suolo in relazione all’effetto devastante che l’estrazione mineraria ha avuto sulla vita indigena negli Stati Uniti.

Quando inizi a vedere questi modelli di industria estrattiva che non valorizzano le vite o le terre o le acque o l’aria indigene, senti questo senso di cancellazione.

Dr. Jennings

Per cambiare questa situazione, ha conseguito un dottorato di ricerca in scienze ambientali con un focus particolare sulla bonifica mineraria. L’idea di correre per 50 miglia è nata dal suo desiderio di trovare una soluzionea. La corsa le sembrava la strada perfetta, come anticipato un modo per onorare tutti gli studiosi indigeni passati, poiché a detta sua non sarebbe qui senza di loro. Nel film spiaga come la corsa possa esembrare come qualcosa di personale o addirittura egoista,

Ma in così tante comunità indigene, inclusa la mia, corriamo per la comunità. Essere in grado di correre per gli altri e onorarli in questo modo è già di per sé una bella cerimonia.

Dr. Jennings

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