Mai provato un vero off-road, di quelli su veri terreni pietrosi, ghiaiosi, con poca vegetazione e da affrontare con vera forza di volontà?
Per chi non lo sapesse in provincia di Pordenone si svolge un vero ultra trail dal profumo d’Africa fin dal suo nome.
Nei territori segnati dal greto dei fiumi Cellina e Meduna, zone battute anche dal famoso Italian Baja, per chi vuole provare l’ebrezza di misurarsi con un ambiente steppico di straordinario fascino, c’è Magraid, il Raid nei Magredi, quest’anno in programma dal 17 al 19 giugno 2016. Si tratta di una corsa a tre tappe (10+55+35 km) su un terreno desertico e steppico, ma incredibilmente ricco d’acqua. Un paradosso per chi non conosce la zona, e di sicuro fascino per chiunque ami la natura incontaminata.
Se siete in zona vi consigliamo un bel giro in zona, magari assaggiando questo trail estremo con il nostro semplice percorso che vi proponiamo, ma che vi farà capire cosa potrà riservarvi questa zona unica d’Italia.
I Magredi sono una zona ghiaiosa della pianura friulana in cui l’acqua che esce dai monti penetra subito nel sottosuolo. Per questo il termina deriva da “magro” a causa della povertà del suolo, con un solo sottilissimo substrato fertile in superficie. Condizione che determina una estrema aridità e una vera somiglianza alle desertiche del pianeta.
Ulteriori approfondimenti li potrete trovare su questi siti:
http://www.magredinatura2000.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Magredi
Correre su questi ambienti richiede ovviamente un po’ di preparazione, scarpe adeguate e tanta voglia di scoprire terre e paesaggi incontaminati. Troverete ad attendervi un fondo sconnesso e ghiaioso, ma sarete in una zona che con piccole deviazioni vi permetterà di ritrovare una natura rigogliosa che vi concederà anche un meritato riposo.
Un trail di questo tipo richiede calzature protettive e adeguate al vostro passo, non cedete alla voglia di alleggerire la scarpa pensando semplicemente “più leggerà è, e meno fatica faccio”. Affrontate le vostre sfide personali in sicurezza, proteggete i vostri piedi e le vostre articolazioni. Scegliete una scarpa protettiva e ben tassellata, con il giusto rapporto peso/protezione per il vostro fisico e la vostra andatura. Ne trovate di moltissimi tipi in commercio, dalle ultra leggere alle ben ammortizzate, ma tutte necessariamente con tomaie resistenti alle abrasioni e all’usura elevata, e nel dubbio affidatevi sempre a un consiglio specializzato di un addetto alle vendite.
Occhio quindi alle caviglie, l’importante è sentirsi “sasso sui sassi” (come dice il nostro amico Max…), mantenete la concentrazione e imparerete a volare correndo: sarete voi stessi parte di questo ecosistema estremamente raro in tutto il mondo.