Nicola, una new entry del nostro gruppo, ma già prezioso e valido collaboratore, ha testato per noi (e per voi) le Topo Athletic MTN Racer 2.
Dopo essersi allenato per parecchio tempo con queste calzature ai piedi, su diversi terreni e in svariate condizioni, ha deciso di metterle alla prova in gara, affrontando il percorso da 35 km della Due Rocche Trail, una gara competitiva con 1800 metri di dislivello, che si snoda nella zona del Montello, in provincia di Treviso.
La giornata era di quelle a dir poco “avvincenti” per chi ama il trail in tutte le sue sfaccettature, con pioggia, fango, e temperature non propriamente primaverili. Un tempo infame, ma come altri 1000 runners, Nicola non si è fatto scoraggiare e, sapendo di essere ben equipaggiato, è partito per i suoi 35 km, pronto più a divertirsi che a fare il suo tempo personale.
Alla fine ci siamo fatti raccontare com’è andata, che sensazioni ha avuto, e ci ha dato il suo prezioso e preciso feedback sulle scarpe che ha deciso di utilizzare: le Topo Athletic MTN Racer 2.
Nicola, partiamo subito con le domande tecniche: visto il terreno che hai trovato, come si è comportata la suola di questa scarpa?
Le avevo provate per diverso tempo prima della gara, ma sempre all’asciutto, e già vedevo che si comportavano davvero molto bene, dandomi sempre la sensazione di sicurezza ad ogni passo. Quando la mattina della Due Rocche ho visto il tempo, non ho avuto né timori né esitazioni, perché sapevo che le scarpe avrebbero dato il meglio di loro stesse. E non sono stato smentito, così è stato. Ho avuto infatti buone sensazioni fin dalla partenza. Davvero ottima la presa in discesa, non ti lascia titubare nemmeno un attimo.
I tacchetti posizionati in modo strategico aiutano il grip in salita e la tenuta in discesa, il battistrada è ottimizzato per una presa senza paragoni. La sensazione che ho è che potrebbero durare per molti chilometri, notando anche che la suola Vibram non ha parti incollate, ma è un pezzo unico come piace a me.
E cosa ci puoi dire in merito all’intersuola e all’ammortizzazione?
Direi che la MTN Racer 2 è ammortizzata in modo equilibrato, si percepisce che è stata creata con la collaborazione dei professionisti del settore. Per documentarmi, leggevo che l’intersuola vanta una multidensità, e consente di avere due tipi di ammortizzazione: morbida vicino al piede e più reattiva vicino al terreno. Ecco, non avrei saputo dirlo meglio, è proprio questo quello che si sente.
La mescola ammortizzante Zip Foam (brevettata Topo Athletic) riesce a dare un grande ritorno di energia, ma non fa in modo che la scarpa perda in flessibilità, e il risultato è che ti accompagna bene ad ogni passo.
Ho notato che non è proprio precisissima sugli appoggi in discesa per la sua abbondanza in larghezza, quella che Topo Athletic chiama Roomy Toe Box, ma questo fatto è probabilmente accentuato anche dal terreno che ho trovato, sempre scivoloso e temibile, dall’inizio alla fine. Niente problemi comunque, un paio di calze più spesse possono tranquillamente sistemare questo piccolo aspetto per chi desidera una calzata più precisa.
Passiamo alla tomaia, un aspetto a cui, a volte, si dà meno importanza, ma che invece ha sempre un suo ruolo fondamentale nella prestazione delle scarpe.
Sì, io stesso ho sottovalutato questo aspetto prima di iniziare a lavorare in negozio. Devo dire che la MTN Racer 2 è costruita davvero bene: è una scarpa robusta, con buoni rinforzi nelle zone più a rischio, come sulle dita dei piedi e nella conchiglia tallonare. È tutto pensato per far sì che la durevolezza di tutti gli aspetti delle scarpe portino allo stesso risultato. Se costruisci una scarpa con una suola destinata a durare molti chilometri, devi fare in modo che anche la tomaia accompagni in maniera ottimale il piede per gli stessi chilometri. Ecco allora che nemmeno la parte superiore di queste Topo lascia delusi.
Ottima anche l’allacciatura, molto precisa, e con occhielli resistenti, che non rischiano di saltare alle prime torsioni indesiderate. La linguetta sottile permette al piede una maggiore traspirazione nella parte superiore, senza però perdere in comfort.
Ultima nota, ma forse la più importante: il mesh fitto è costruito in modo tale da asciugare molto rapidamente, per non rischiare di restare al bagnato dall’inizio alla fine della corsa.
Bene, direi che a quanto affermi ti puoi ritenere soddisfatto.
Guarda, per la mia esperienza credo di poter affermare che la scarpa sembra non avere difetti. Il grip è quello che mi aspettavo, buono su tutte le superfici. In gara ho trovato molto fango e qualche tratto di sterrato e ghiaia, ma avendole provate prima anche sull’asciutto direi tranquillamente che non disdegnano nessun terreno.
La calzata è molto comoda, anche per lunghe distanze, e il vantaggio di avere molto spazio in larghezza a livello di avampiede e dita, lo si sente tutto a fine corsa.
La qualità dei materiali e la struttura di queste scarpe sono tra i migliori mai provati.
E alla fine non è nemmeno andata male come tempo!
No infatti, non mi posso lamentare! Certo se fossimo stati all’asciutto qualcosa meglio potevo fare, ma sul meteo proprio non ci si può fare niente… sull’equipaggiamento invece certo che sì, e sono contentissimo di aver scoperto questo gioiello proprio in questa occasione.
Un’ultima domanda, che ti pongo perché ci piace essere chiari con i nostri lettori: hai ricevuto qualche compenso da Topo Athletic o da noi per questa recensione?
Assolutamente no, quello che ti ho detto è frutto della mia personale esperienza sul campo: potrà forse non collimare con l’esperienza di tutti, ma spero potrà essere utile a chi sta decidendo se questa scarpa fa per lui/lei oppure no. Le scarpe tra l’altro le ho acquistate personalmente un paio di mesi fa, e sono già pulite e lavate per la mia prossima avventura.