GUBBIO – Il senese dei Carabinieri Yohanes Chiappinelli, ricoperto di fango dalla testa ai piedi, precede Lorenzo Dini e Michele Fontana sotto la pioggia. Al femminile, la torinese dell’Aeronautica prevale su Francesca Bertoni e Valeria Roffino. Chiappinelli si aggiudica anche il titolo promesse, quello femminile va a Francesca Tommasi. Festeggiano gli scudetti assoluti gli uomini del Casone Noceto e le donne del Cus Torino.

SENIORES E PROMESSE UOMINI – Un eroe nel fango. Ricoperto dalla testa ai piedi, ma felice. Yohanes Chiappinelli affronta la prova dei 10 km con classe e intelligenza tattica. Il senese dei Carabinieri, campione europeo under 23 dei 3000 siepi, firma il suo primo titolo italiano assoluto e lo fa in una giornata segnata dalla pioggia. Mai in difficoltà, sempre composto ed elegante nella sua azione, il ventenne allenato da Maurizio Cito riesce a tenere il ritmo degli atleti africani in gara e chiude non lontano dal vincitore della prova valida per il Cds, il keniano Ishmael Chelanga Kalale (30:38) e dal secondo, l’altro keniano Joel Maina Mwangi(30:50). “Gara senza timori, il percorso era tosto ma sentivo di poterci provare. Ora pensiamo alle siepi. Mi ricordo quando ero un ragazzetto con i riccioli che gareggiava tra i cadetti, oggi sono il campione assoluto, che emozione! Spero che tutti i giovani che ieri ho incontrato alla cerimonia d’apertura possano vivere l’atletica come la sto vivendo io”. A Yoghi ha portato fortuna il ruolo di testimonial della splendida cerimonia di ieri che lo ha visto accendere il braciere come tedoforo. Oggi impeccabile: partenza accorta, fase centrale sempre nelle posizioni di testa, finale brillante. Il ventenne specialista delle siepi termina la sua fatica in 30:52, tempo che gli vale anche il titolo tra le promesse, bis del 2017. Bravo anche Lorenzo Dini (Fiamme Gialle) che soltanto nell’ultimo giro si stacca dai migliori e si gode il secondo posto tra gli azzurri (31:05). Terzo tra gli italiani è Michele Fontana (Aeronautica, 31:33). Yeman Crippa (Fiamme Oro) si ritira al terzo giro dopo un avvio deciso. Sul podio promesse anche Simone Colombini (La Fratellanza 1874 Modena, 31:40) e il vicecampione europeo under 20 dei 10.000 metri Sergiy Polikarpenko (Cus Torino, 32:03). (Fonte Fidal)

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SENIORES E PROMESSE DONNE – È il primo titolo italiano per Martina Merlo. La 25enne torinese dell’Aeronautica, seguita da Gianni Crepaldi, è la regina sotto la pioggia su un percorso che dopo le prime gare della mattinata comincia a farsi pesante con alcuni tratti fangosi. L’aggancio su Francesca Bertoni (La Fratellanza Modena, seconda azzurra come lo scorso anno) si materializza nell’ultimo giro, ma quando si affacciano nel rettilineo finale la pratica non è ancora chiusa. Vola la Merlo (27:33) e con uno sprint di forza rischia di andare a prendere anche la keniana Ivyne Jeruto Lagat (27:32), seconda per la classifica del Cds. “Mi sono messa avanti fin dall’inizio, sapevo di avere un finale rapido e ci ho provato. Dedico il titolo al mio coach Gianni e a tutto il nostro gruppo”. La più veloce in assoluto tra le donne è l’ugandese Juliet Chekwel (26:59) che galoppa in solitaria. Al terzo posto tricolore si piazza Valeria Roffino (Fiamme Azzurre, 28:56). Per il titolo promesse è un ritorno vincente quello di Francesca Tommasi (Esercito) dopo il sesto posto under 20 degli Eurocross di Samorin e l’argento a squadre: sesta posizione assoluta e quarta tra le italiane, al rientro da una microfrattura che l’ha tenuta ai box negli ultimi mesi. Tra le promesse secondo posto per Roberta Ciappini, terza Nicole Svetlana Reina. Tra le assolute, completa gli 8km al dodicesimo posto la campionessa uscente Federica Dal Ri. (Fonte Fidal)

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LOCATION – Posta nella zona nord-orientale dell’Umbria, Gubbio è adagiata sulle pendici del monte Ingino da dove domina una fertile conca pianeggiante. La città dei Ceri (scelti come simbolo della Regione Umbria) è uno dei centri più importanti dell’Umbria ed è meta di un attento turismo d’arte. Gubbio è tra le più antiche città dell’Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta il capolavoro della civiltà medievale e della società due-trecentesca, articolata nelle corporazioni di arti e mestieri. Gubbio ospita capolavori architettonici che simboleggiano e richiamano la potenza di questa città-stato medievale.

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Il percorso gara è stato ricavato all’interno del parco circostante il Teatro Romano di gubbio, edificio storico di interesse mondiale databile alla fine del I sec. a.C. Il giro tracciato era lungo circa 2000 metri con possibilità di varianti da 1200 m a 800 m. Il traguardo è stato posto parallelamente alla strada, con un raccordo finale di circa 400 m. Il percorso è stato ripreso dalle telecamere televisive nazionali, che hanno dato il giusto eco a questa bella giornata di sport.

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