Il Delicious Trail Dolomiti è l’evento di trail running in programma sabato 25 settembre a Cortina d’Ampezzo (qui i dettagli). Gli organizzatori hanno gentilmente voluto condividere con noi un’intervista fatta con Alessio Camilli, il vincitore dell’edizione 2019 (terzo nel 2016), il quale spiega come ci si prepara a un trail di quasi 40 km. Di professione fa il preparatore atletico, vive e si allena a Valdobbiadene, in provincia di Treviso.

Ecco che cosa ci afferma a proposito della Delicious Trail Dolomiti: “Con ogni probabilità sarò ancora al Delicious, una gara che amo molto. L’ho già corsa due volte, la prima nel 2016, all’esordio di questo magnifico trail quando arrivai terzo assoluto, e poi nel 2019 quando tagliai il traguardo per primo”

Una manifestazione che Alessio apprezza molto, in primis per la bellezza del percorso. “Percorso e paesaggio sono unici, e poi ci sono i tanti rifugi che ti accolgono a braccia aperte, così come il pubblico che non manca e fa un gran tifo.”

Una corsa, quella di 38 km, che non può essere improvvisata: “La difficoltà maggiore sta nella quota perché si arriva a oltre 2.700 metri. Bisogna adattarsi ed essere abituati a salire così in alto. Per il resto il percorso non è tecnico ed è abbastanza corribile”.

Come ci si prepara a una competizione di questo tipo? “Occorre avere un volume nelle gambe di 45-50 km alla settimana, e nei weekend bisogna salire almeno a quota 1.500-2.500 metri, per adattare il fisico e arrivare pronti all’appuntamento”.

C’è qualcosa che si può inserire nell’allenamento per migliorare e recuperare più in fretta? “La bici può aiutare perché ha un’azione più di forza e muscolare; la corsa è invece cardiacametabolica e si lavora più sul fiato. E poi si può pedalare per 4-5 ore senza traumi e quindi consiglio di alternare gli sport”.

La parte più bella del percorso? “La parte della galleria del Lagazuoi perché dopo diversi chilometri di buio totale ti ritrovi all’improvviso il sole e le cime più belle delle Dolomiti. E poi indimenticabile il giro di boa al Nuvolau”.

La Delicious Trail Dolomiti è anche buon cibo. “Stupendo trovare così tante specialità ampezzane nei rifugi che attraversiamo. Per coloro che fanno la lunga e vogliono competere direi però di evitare i cibi come polenta e formaggio, e di puntare ad esempio sullo strudel. Chi fa la corta in tranquillità invece potrà sbizzarrirsi”.

Un consiglio a tutti coloro che intendono partecipare alla manifestazione? “Parlando della gara principe dico di non improvvisare e di prepararsi in modo adeguato. Se non si è pronti si può sempre fare il corto di 21 km, ugualmente molto bello”.

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